La Biblioteca di San Francesco della Vigna dalle origini ad oggi.

La biblioteca è inserita nel complesso conventuale di San Francesco della Vigna, le cui origini risalgono al XIII secolo. Della libreria si hanno notizie certe a partire dal 1437. Tra il XVI e il XVIII sec. la biblioteca conosce una discreta fama, sia per i testi conservati sia per le attività ad essa connesse, come le lezioni pubbliche di teologia e gli incontri dell’Accademia per le Scienze Ecclesiastiche.

In seguito alle soppressioni che si sono succedute nel corso del XIX sec. e alla trasformazione del convento in caserma, il patrimonio della biblioteca viene in gran parte disperso.

Con il ritorno della comunità francescana, dopo la seconda metà dell’Ottocento, la biblioteca viene ripristinata anche grazie a lasciti e ad eredità di religiosi e laici.

Dal 1989, il Convento è sede dell’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino. Per rispondere alle necessità di docenti e studenti la biblioteca si è dotata di un settore di ecumenismo, costituito da opere relative alle confessioni cristiane e al dialogo tra di esse e con le altre religioni.

Dal 2001 sono confluiti nella biblioteca, previo accordo con la Direzione Beni Culturali della Regione Veneto, alcuni fondi antichi appartenuti a due confratelli defunti e ad alcuni conventi francescani soppressi: il fondo di fr. Anacleto Sasso, di fr. Candido Romeri, del Convento S. Cuore di Feltre, del Convento S. Maria Maggiore di Trieste, del Convento SS. Redentore di Verona, del Convento S. Michele in Isola, del Convento S. Lucia di Vicenza, del Convento di S. Daniele di Lonigo, del Convento di Cittadella (PD). Inoltre si conservano anche i corali del Convento di S. Francesco del Deserto e di S. Francesco Grande di Padova. Tra i vari donatori di libri moderni dobbiamo ricordare: mons. Tullo Goffi, fr. Efrem Ravarotto, fr. Cornelio Del Zotto, fr. Alfonso Fratucello, mons. Pompeo Piva.

L’attuale patrimonio librario della biblioteca consiste di un fondo antico composto di circa 30.000 volumi tra corali, manoscritti, incunaboli, cinquecentine, libri dei secoli XVII, XVIII, e di un fondo moderno di circa 110.000 opere. Si tratta di testi per lo più di argomento religioso: Sacra Scrittura, teologia dogmatica, teologia morale, patristica, omiletica, storia della Chiesa, diritto canonico. Una consistente sezione è dedicata all’ecumenismo e al francescanesimo nei suoi aspetti teologici, storici, artistici. A tale patrimonio librario va aggiunta la sezione delle riviste che conta 665 testate (363 correnti e 302 cessate).

Nel luglio 2001 la biblioteca è stata riconosciuta dalla Direzione Beni Culturali della Regione Veneto “di interesse culturale” e nel 2003 ha aderito a SBN entrando a far parte del Polo Bibliotecario Regionale del Veneto. I manoscritti sono inseriti nel catalogo “Nuova Biblioteca Manoscritta” e i periodici nel Catalogo Italiano dei Periodici (ACNP), oltre che in SBN.